venerdì 22 maggio 2009

I 10 maggiori fallimenti informatici del decennio secondo il Time. Siete d’accordo?

Ci vuole davvero una descrizione più approfondita per una delle classifiche più interessanti ed attese degli ultimi anni?
Non crediamo proprio, quindi tuffiamoci immediatamente nel mondo dei 10 maggiori fallimenti informatici del decennio secondo il
Time. Le sorprese non mancano, ve lo possiamo assicurare, ma non vogliamo anticiparvi nulla. Buona lettura.

1)Windows Vista: lento, esoso nelle richieste hardware, innovativo quanto una canzone di Al Bano e pieno zeppo di programmi inutili. Con questo palmares di critiche piovute da più parti era inevitabile che il successore di XP si piazzasse al primo posto di questa poco lusinghiera classifica. D’altronde i numeri parlano chiaro: allo stato attuale, secondo “Net Applications”, Vista è presente solo sul 24% dei computer, contro il 62% di Windows XP ed il 9% di Mac OS X.

2)Gateway: famosa azienda statunitense produttrice di computer. Dopo un boom che la vide quadruplicare il fatturato in soli 5 anni (1985-1990), una serie di scelte sbagliate (tra cui quella di non entrare in maniera decisa sul mercato dei notebook) l’ha portata ad un declino e, nel 2007, all’acquisizione da parte della taiwanese Acer per “soli” 710 milioni di dollari.

3)HD DVD: il supporto ottico di nuova generazione supportato - tra gli altri - da Microsoft. Fino a qualche mese fa si batteva con il Blu Ray Disc di Sony per divenire il successore ufficiale dei DVD, ha perso la sua guerra ed è diventato uno dei più ambiti feticci informatici per collezionisti e “truffati”dall’acquisto di appositi player.

4)Vonage: azienda statunitense che ha dato il “la” alla diffusione della tecnologia VoIP. Una serie di problemi l’hanno portata ad un decadimento finanziario e ad un ruolo di secondo piano nel settore in cui opera.

5)YouTube: nonostante sia uno dei servizi più in fermento ed amati della rete (99.7 milioni di utenti statunitensi hanno visto 5.9 miliardi di video nel solo mese di marzo), YouTube non rende quanto potrebbe. Anzi. A dispetto degli 1.65 miliardi di dollari con i quali Google ha acquistato il portale, nel novembre ‘06, l’attivo di YouTube per il 2008 è stato di appena 200 milioni di dollari contro una spesa di 470 milioni pagata a causa dello spazio e della banda occupati sul Web. L’incremento di entrate per il 2009 è previsto di appena 20 punti percentuali, troppo poco se il portalone vuole sopravvivere.

6)Sirius XM: holding di due aziende statunitensi operanti nel settore delle radio satellitari, XM Satellite Radio e Sirius Satellite Radio. Nel settembre del 2001 (periodo decisamente poco fortunato) la prima lanciò un servizio in grado di far ascoltare ai propri utenti oltre 100 stazioni radio coast-to-coast negli USA sfruttando la tecnologia satellitare. Ebbe un gran successo (5.9 milioni di utenti a fine 2005), ma i debiti sommersero l’azienda e, dopo varie vicissitudini, toccò praticamente la stessa sorte alla Sirius (che lanciò il suo servizio nel luglio 2002). Ecco da cosa è nata la nuova società Sirius XM.

7)Microsoft Zune: il rivale di iPod “made in Redmond” su cui è decisamente meglio stendere un velo pietoso. Punto e basta.

8)Palm: nota azienda produttrice di dispositivi mobili che, dopo un iniziale successo che la vide testa a testa con RIM (casa produttrice dei Blackberry) e Nokia nelle classifiche di vendita (fine 2005), è sprofondata in una pesante crisi che la vede soccombere al cospetto di una rivitalizzata RIM e, soprattutto, del rivoluzionario iPhone. Per capire meglio la situazione, basta pensare che nel 2000 un’azione della Palm valeva 669 dollari, adesso solo 11.

9)Iridium: servizio di telecomunicazione satellitare globale sostenuto da Motorola costato la bellezza di 5 miliardi di dollari. Prevedeva la messa in orbita di 77 satelliti (ispirandosi al numero dell’elemento iridio nella tavola periodica degli elementi), ne funzionano solo 66, un dispositivo in grado di interagire con esso costava la bellezza di 3.000 dollari ed i costi delle chiamate si aggiravano sui 5 dollari al minuto. C’è davvero bisogno di spiegare perché nel 1999 l’azienda è andata in bancarotta?

10)Segway (Ginger): il dispositivo di trasporto personale su due ruote lanciato nel 2002 che, nel bene o nel male, tutti noi abbiamo conosciuto. Il suo sviluppo costò 100 milioni di dollari ed ogni esemplare era venduto a 3.000/7.000 dollari. Non ci voleva un genio per capire che non sarebbe stato un gran successo.


E adesso a voi la parola, qual è stato secondo la vostra opinione il peggior prodotto informatico degli ultimi due lustri?

Via Geekissimo.com

giovedì 21 maggio 2009

Windows 7 più veloce di Vista? solo di poco!



Windows 7 è più veloce di Vista, ormai lo sanno anche i cactus. Ma quanto?
E’ proprio questo il dubbio che ha spinto i redattori di
PC World ad effettuare dei test comparativi tra le performance della release candidate di Seven (versione Ultimate a 32 bit) e quelle del successore di XP (versione SP1 a 32 bit) utilizzando la suite “WorldBench 6“, che consiste in una serie di prove con 10 tra le applicazioni più popolari al mondo (Microsoft Office, Firefox, Photoshop, ecc.).
Gli esami sono stati effettuati su tre macchine differenti: un HP Pavillion a6710t (desktop con processore dual core Pentium E5300 da 2.6GHz, 3GB di RAM e scheda video nVidia GeForce 930GE), un Maingear M4A79T Deluxe (desktop con processore AMD Phenom II X4 955 Black Edition da 3.2GHz “overclockato” a 3.71GHz, 4GB di RAM e doppia scheda grafica ATI Radeon HD 4890) ed un laptop Dell Studio XPS 16 (con processore Intel Core 2 Duo da 2.4GHz, 4GB di RAM e scheda video ATI Mobility Radeon HD 3670).
I risultati, come potete vedere nel grafico che segue, sono tutt’altro che entusiasmanti.



Windows 7 ha superato Vista solo di qualche punto su tutti e tre i computer: di uno sul Maingear (138 a 139), di 4 sul Pavillion (102 a 106) e di appena 2 sul portatile Dell (97 a 99). Ed anche i test individuali con le varie applicazioni hanno dato un risultato simile.
Unica vera eccezione, in favore di Seven, sembra essere la prova relativa a Nero 7 Ultra. Infatti, come ben visibile nel grafico che segue, Windows 7 batte Vista di 70/80 punti nell’utilizzo del celebre software per la masterizzazione ed il motivo di ciò potrebbe essere la migliore gestione dei dischi (componenti parecchio stressati da programmi come “Nero”) da parte del successore di Vista.



Da Geekissimo.com

lunedì 18 maggio 2009

Grab Tube: scarichiamo i video da Youtube in formato MP4



Youtube è il sito di video sharing per antonomasia, senza di lui i vari dailymotion e liveleak, forse, non sarebbero neanche nati. Beh, uno dei problemi di Youtube è che non permette il download dei video, inutile ricordavi che ormai sulla rete sono presenti decine e decine di siti che ci permettono di scaricare i video da Youtube, convertendoli anche. Beh, quello che vi presento oggi si aggiunge a questa lista di siti. Grab Tube converter, oltre al download ci converte il video mentre lo scarica da Youtube nei formati che vogliamo noi. Possiamo anche convertirlo in formato MP3 per tenere solo la traccia Audio del video, nel caso dei video in HQ musicali. Ma non è finita qui, grazie al sito possiamo convertire anche un file video che abbiamo sul nostro pc, caricandolo sul server.

Ecco tutti i formati in cui possiamo convertire i video:

FLV to MP3
FLV to MP4
FLV to AVI
FLV to MPG
FLV to 3GP
MP4 to 3GP
MP4 to MP3
MP4 to FLV
MP4 to AVI
MP4 to MPG
3GP to MP3
3GP to MP4
3GP to FLV
3GP to AVI
3GP to MPG
AVI to MP3
AVI to MP4
AVI to FLV
AVI to 3GP
AVI to MPG

Beh, che dire, un ottimo servizio di conversione online ci voleva. Dopo media-converter questo è sicuramente il migliore. Se ne conoscete altri, perché non ce li segnalate nei commenti?


Da | Gekissimo.com

internet libero!!!

giovedì 7 maggio 2009

AlternativeTo: cosa usare al posto di un programma?

Molto spesso ci sono applicazioni che costano tanto e che fanno, in maniera più o meno uguale, quello che fanno invece servizi online e programmi gratuiti. E’ bene, dunque, diffidare da questi programmi se non si è fatta prima una ricerca approfondita nel tentativo di trovare soluzioni più economiche ed ugualmente funzionali.

Ma come fare a ricercarle queste soluzioni gratuite? Da dove le prendiamo? Semplice, dalla rete, e più precisamente da un sito chiamato AlternativeTo.

AlternativeTo è un interessantissimo spazio che consente di ricercare alternative ai software a pagamento di ogni genere, dalla sicurezza alla grafica, dalla deframmentazione al backup ad altro ancora.

giovedì 26 marzo 2009

Windows modificati:ci fidiamo?






Si prende una versione genuina di Windows, si eliminano i servizi ed i componenti ritenuti da chissà chi “inutili”, si aggiunge qualche trucchetto nel registro di sistema, s’includono nel pacchetto d’installazione originale una moltitudine di applicazioni (spesso non troppo legali), si tarocca il tutto e si distribuisce in giro per la rete. Questo, in estrema sintesi, il cammino che porta una versione non ufficiale di Windows su un sempre più alto numero di PC in giro per il mondo.
Tra “Eternity”, “Lite Mix”, “Vortex” e “Black Edition”, sono infatti diffusissime le edizioni di Windows XP, Vista e perfino Seven modificate e messe abusivamente in circolazione da gruppi o singoli utenti di dubbia fama. Ma volendo anche tralasciare per un attimo l’intricatissimo argomento pirateria, ci sarà da fidarsi di questi OS “trapelati” sulla grande rete?




La risposta a questa domanda è scontata: assolutamente no. Nessuno vieta infatti agli autori di questi sistemi modificati di inserire al loro interno delle minacce di varia natura per l’utente finale, da keylogger a malware tesi a spiare le abitudini e tracciare tutte le attività di chi utilizza il software distribuito.
Inoltre, non va mai sottovalutato il fattore open source. Insomma, se si decide di deviare la propria strada verso un Windows non ufficiale (e quindi la pirateria) perché impossibilitati a sborsare certe cifre, stufi di seguire procedure di registrazione e d’installazione di driver e/o programmi, probabilmente non si è mai avuto a che fare con una qualsivoglia distro Linux, in grado di andare incontro a tutte queste esigenze in maniera legale e sicura.
Amici, diffidate da questi sistemi trovati chissà dove. Se proprio siete stanchi del “classico” Windows, provate delle vere alternative a quest’ultimo e non dei simulacri, spesso portatori di rischi per la sicurezza e la privacy dell’utente.

La risposta a questa domanda è scontata: assolutamente no. Nessuno vieta infatti agli autori di questi sistemi modificati di inserire al loro interno delle minacce di varia natura per l’utente finale, da keylogger a malware tesi a spiare le abitudini e tracciare tutte le attività di chi utilizza il software distribuito.
Inoltre, non va mai sottovalutato il fattore open source. Insomma, se si decide di deviare la propria strada verso un Windows non ufficiale (e quindi la pirateria) perché impossibilitati a sborsare certe cifre, stufi di seguire procedure di registrazione e d’installazione di driver e/o programmi, probabilmente non si è mai avuto a che fare con una qualsivoglia distro Linux, in grado di andare incontro a tutte queste esigenze in maniera legale e sicura.
Amici, diffidate da questi sistemi trovati chissà dove. Se proprio siete stanchi del “classico” Windows, provate delle vere alternative a quest’ultimo e non dei simulacri, spesso portatori di rischi per la sicurezza e la privacy dell’utente.
Via Geekissimo

Attenzione ai “rogue” antivirus

Un allarme arriva dalla società di sicurezza Finjan, i truffatori online stanno facendo moltissimi soldi vendendo software antivirus “canaglia” ad utenti che provengono da siti web considerati dal browser legittimi.
Solitamente il software antivirus visualizza un falso messaggio nel quale avvisa l’utente che il pc è stato infettato, e offre l’acquisto dello stesso antivirus per rimediare; cosi i truffatori riescono ad ottenere il numero di carta di credito della vittima e possono anche sperare di installare qualche sorta di malware nel pc del malcapitato.

Via Geekissimo